Blaufrakisch, Cabernet Sauvignon, Alibernet, fermentazione Spontanea. Affinamento in legno piccolo usato per 18 mesi e altrettanti in bottiglia.
Biodinamico Certificato.
Sentori Chiave: Pepe, rabarbaro e peperone
Nazione | Slovacchia |
Genere | Vino |
Tipologia |
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Vitigno | 50% Blaufrankisch, 40% Cabernet Sauvignon, 10% Alibernet |
Annata | 2018 |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti |
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Filtrazione | Non Filtrato |
Affinamento - Contenitori | 8 mesi in vasche di terracotta e poi 12 mesi in botti di rovere |
Grado Alcolico | 12% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Tappo |
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Disponibilità |
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Slobodnè vinárstvo in lingua slovacca significa "cantina libera". Nella regione della Hlohovecký vinohradnícky, la famiglia Majer Zemianske Sady vinifica vitigni autoctoni con affinamenti in acciaio, tonneau e kvevris.
Naso: note erbacee, speziate, terrose, di radici, peperone e fiori secchi
Bocca: strutturato, complesso, profondo, trama minerale e spinta verticale
Vista: Rosso rubino con riflessi violacei
Ci troviamo a Zemianske Sady, Slovacchia, in quella che può essere definita come la “Stiria slovacca”, una zona al confine con Austria e Ungheria con le quali condivide clima e composizione dei suoli, tipicamente ricchi di marne, scisti e calcare.
Per circa 40 anni, dopo la guerra, la produzione vitivinicola è stata bruscamente interrotta ma l’animo indomito ed energico di questa regione ha resistito trovando grande espressione tutt’oggi in diversi vitigni, molti dei quali autoctoni: Sauvignon blanc, Pinot gris, Grüner Veltliner, Gewürztraminer, Devín, Riesling, Blaufränkisch, Cabernet Sauvignon e Alibernet.
Qui la famiglia Majer Zemianske Sady nel 1997 fonda l’azienda agricola Slobodnè vinárstvo, letteralmente “cantina libera”, riprendendo l’azienda di famiglia fondata nel 1912 che negli anni della guerra aveva visto interrompere la propria attività.
In vigna non vengono impiegati prodotti chimici di sintesi e gli interventi sono ridotti all’osso, mentre in cantina la parola d’ordine è “sperimentazione”, si utilizzano diversi vitigni autoctoni affinati in contenitori di varia natura, come acciaio, legni piccoli, legni grandi, anfore e uova in cemento.
Gli input enologici sono vietati in fase di vinificazione e nonostante l’assenza di filtrazione e di solforosa i vini risultano sempre precisi, calibrati e puliti.
Stilisticamente i vini di Slobodne sono unici e inimitabili, sempre permeati da una trama acida e minerale che richiama note agrumate e salmastre, dove la presenza di erbe aromatiche gioca un ruolo chiave nel definire la complessità aromatica.
Il Partisan Cru è un uvaggio di Blaufrakisch, Cabernet Sauvignon, Alibernet proveniente dalle vigne più vecchie.
Il vino più importante e longevo dell’azienda che amalgama complessità, beva, energia, struttura, lunghezza, profondità e tensione in un calice capace di esprimere in maniera precisa e armoniosa tutte le potenzialità di una zona troppo a lungo dimenticata.
Note di peperone verde, di violetta essiccata, rabarbaro, genziana, sottobosco, cuoio, pepe, liquirizia e agrume sono ciò che caratterizza il corredo aromatico di un vino dotato id grande struttura e longevità.